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Squarci di luce

Cari devoti, i miei omaggi, glorie a Shrila Gurudeva e a Shrila Prabhupada. 
Il 15 dicembre Guru Mahararaja Matsyavatara das Prabhu ci ha offerto una riflessione sulla meditazione sul Mahamantra come strumento fondamentale di rinnovamento interiore, che dà forza e dinamicità alla nostra coscienza. Potete leggerne qui di seguito un estratto.

Guru Maharaja Matsyavatara das Prabhu:

"Ogni mattina la meditazione sul Mahamantra ci offre la possibilità di fare importanti scoperte, di avere quelle intuizioni che nel resto della giornata difficilmente sono accessibili, troppo presi come generalmente si è dalle cose prosaiche o dai doveri che dobbiamo espletare in questo mondo e che peraltro hanno anch'essi una loro utilità quando sono resi funzionali al nostro sviluppo spirituale. Ma quelle dolci ed acute intuizioni, illuminanti ed ispiranti, che si possono avere nelle ore di Brahma Muhurta con la meditazione sui Nomi divini sono la linfa vitale della nostra coscienza.

 

Con la pratica meditativa, quando essa è rigorosa e intensa, si squarciano dei veli, si illuminano parti oscure del nostro panorama interiore, prendono forma concetti e soluzioni che non derivano dal mondo della logica o della deduzione, ma da quello superiore dell'intuizione ispirata. Queste intuizioni emergono, si mostrano, e noi ne prendiamo atto come fatti che accadono dentro di noi, come realtà che si manifestano nella nostra interiorità e che poi occorre saper calare nella realtà fisica e relazionale che viviamo, in ogni cosa che facciamo. Se la vita non potesse nutrirsi di queste intuizioni ed emozioni spirituali, di queste scoperte interiori, di questa vivace e fresca energia di rinnovamento, rischierebbe di venir soffocata dalla routine, come qualcosa che si avvita su se stesso, e così la persona rimarrebbe ingessata, bloccata nei propri condizionamenti. Sono quelle intuizioni spirituali che danno dinamicità e valore alla nostra vita.

Per mantenere e sviluppare i patrimoni che abbiamo acquisito in termini di realizzazioni, scoperte e intuizioni, è indispensabile che si attivi questa capacità di rinnovamento continuo, in cui si riesce a preservare quel che si ha, proprio perché ogni giorno si è in grado di espanderlo, alimentarlo, guardarlo con una nuova prospettiva, sotto una nuova luce. Se manca tale propensione continua al rinnovamento, anche quel che si è già acquisito, gradualmente perderà di luminosità, di vigore, sostanza e senso agli occhi di chi non investe più attenzioni e cura in esso. Tale rinnovamento non si può fare artificialmente o superficialmente; è necessario che si ricerchi costantemente e profondamente un vero e proprio rinnovamento interiore, della nostra coscienza, ed è questo che ci permette di sentirci sempre giovani anche quando il corpo invecchia.

Poiché ormai abbiamo compreso e sperimentato, sia direttamente che indirettamente, che in questa incarnazione abbiamo un tempo limitato a disposizione, non dovrebbe essere difficile capire l'importanza di coltivare e preservare tutto e di distruggere niente. Quando ci impegniamo in ciò, davvero realizziamo che non c'è tempo da perdere, che non c'è tempo per sbagliare. Siamo umani e ovviamente qualche errore lo commettiamo, ma dobbiamo essere subito pronti a correggerci.

La meditazione al mattino, l'adorazione delle Divinità, lo studio delle scritture sacre, la compagnia dei devoti, sono elementi fondamentali per lo sviluppo di tutte le virtù. Ma dobbiamo imparare a  meditare, a come stare amorevolmente in compagnia dei devoti, perché se non abbiamo la giusta attitudine, sprechiamo la grande opportunità che ci è stata data.  Gli scatti o i comportamenti reattivi distruggono le relazioni. La solitudine si sperimenta quando non riusciamo a stare bene con nessuno, neanche con noi stessi. L'amore lo si vive  come una realtà quotidiana quando riusciamo a star bene con tutti. Possiamo preservare solo ciò che amiamo. Quando si cessa di amare qualcosa, inevitabilmente lo si perde, a prescindere che si comprenda o meno questo principio fondamentale che vige nell'universo. Preserviamo solo ciò che curiamo, solo ciò che amiamo.

Ogni volta che non cogliamo l'opportunità di meditare sui Nomi divini, di stare con i devoti, di approfondire la relazione con noi stessi, di agire in senso evolutivo, quell'opportunità è perduta e non ritorna più. Pensate al danno che si produce sprecando i giorni, gli anni o che dire una vita intera!

Specialmente la meditazione sui Nomi divini, in compagnia dei devoti al mattino presto, è un tesoro che non può essere sprecato. E' l'elemento dinamico che garantisce la nostra evoluzione. E' da questa pratica che scaturiscono le più importanti intuizioni che illuminano il nostro cammino nel mondo".

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