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diario del seminario sulla Bhagavad-gita: per chiunque è possibile la salvezza

Prabhupada desh,  mattino del 24 aprile 2011

Dopo la meditazione, i canti spirituali e gli esercizi di asana Yoga e pranayama, il seminario prosegue con la lezione del mattino di Shrila Gurudeva.

Canti spirituali

“Il nono canto della Gita è intriso di metafisica, cosmogonia, teogonia, teosofia. Quasi nessun insegnamento di questo capitolo può essere compreso con la mera logica, poiché tratta tematiche che per definizione trascendono la psiche e l'intelletto. Occorre risvegliare l'intelletto alla sua natura superiore e collegarlo al sé (Bg. II.50), affinché sia possibile fare un salto di paradigma e ottenere l'illuminazione. La Gita rivela il sommum bonum del sapere. Conoscendo Me, dice Krishna, si conoscono la serenità e la pace, e anche molto di più: l'estasi dell'Amore.

Nel nono canto Krishna introduce il concetto di mohini prakriti: l'illusione prodotta dalla prakriti  fa brancolare le persone nel buio e in indicibile sofferenza. Ci sono tanti modi di perdersi e cadere. Il modo peggiore che fa sprofondare in basso è quello prodotto dalla concupiscentia carnis, ma la Gita ci spiega che anche se ci si innalza fino a raggiungere i pianeti celesti, se non riusciamo a centrarci nella nostra natura spirituale, si tende comunque a cadere. Ogni aspettativa prodotta dall'attaccamento egoistico alla prakriti non può altro che risultare in un fallimento, in una cocente delusione.

Gli shloka XI e XII descrivono le persone dalla coscienza ottenebrata, asura e rakshasa. Vano è il loro pensare, vano è il loro desiderare, vano è il loro dire, vano è il loro operare.

Ma Krishna spiega anche che la redenzione è possibile per chiunque intensamente lo desideri ed è questo l'insegnamento più bello di questo capitolo. Anche di chi è caduto e ricaduto, pu ò risollevarsi. Krishna è così clemente, intelligente, misericordioso che dà questa opportunità a tutti, purché la si sappia cogliere. Il male esiste, ma anche al male possiamo rispondere con il bene. Il bene esiste a livello ontologico ed ha forza straordinaria: questo è il messaggio della Gita! La voluntas, la volontà, ci può traghettare dal tormento all'estasi (continua la lettura su www.matsyavatara.com cliccando su "leggi tutto").

Shri Gauranga

Krishna rassicura Arjuna dicendogli: non temere perché tu sei nato con natura divina; segui la tua stella, la tua natura, e sempre impegnati a purificarla perché anch'essa è esposta a mohini prakriti, alle influenze condizionanti della Natura.

Ma se viviamo immersi nella prakriti, come possiamo non rimanerne influenzati? Krishna ci offre in questo capitolo la soluzione. La soluzione è nitya yukta bhakti (Bg. IX.14): quando ci si mantiene sempre collegati a Dio con ogni nostra azione e pensiero, in spirito di Bhakti, ecco che il bene sconfigge il male, ecco che la prakriti si rivela anch'essa energia divina che facilita il nostro viaggio verso l'Amore. Se siamo perennemente collegati a Dio, alla Sorgente dell'Amore, possiamo camminare nella prakriti senza rischi.

La Gita spiega che si può adorare Dio sia come Uno senza secondi, sia nella diversità del molteplice, sia nella Sua forma universale. Krishna parla contro ogni forma di fanatismo o settarismo. La Gita è un'opera straordinaria che può dialogare con i moderni e con gli antichi, con i filosofi e con gli scienziati, con gli artisti e con i religiosi.

Krishna afferma che Egli è il sacrificio e l'offerta sacrificale stessa (Bg. IX.16). Esprime in tal modo la Sua suprema misericordia: qualsiasi cosa tu faccia, abbi coscienza che io divento quella cosa affinché tu – facendola - possa giungere a Me. Krishna ci dà tutto quello che ci serve per giungere a Lui.  E' l'Amico più intimo e caro. E' l'oggetto di tutto il conoscere. E' il purificatore supremo. E' la meta, il sostegno, il maestro, il testimone, il seme perenne. Dedicandosi al servizio al Signore, si trova rifugio, pace, salvezza e si diventa rifugio per altri.

Bhagavan Shri Krishna ki, jaya!”

Vostra servitrice,

Madhavipriya dasi

Shriman Matsya Avatara Prabhu

 

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