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Quel che Krishna non conosce

Matsyavatara dasa - Marco Ferrini

Senza la misericordia del Guru, senza le sue benedizioni costanti, senza una vicinanza di cuore, di coscienza, di empatia e simpatia con il Maestro spirituale, è arduo o addirittura impossibile emergere da ajnana-timirandhasya, dalle tenebre costituite non solo dal buio ma soprattutto dalla confusione e dall'ignoranza intesa come non consapevolezza spirituale.
L'assenza di luce è solo una parte di ciò che è chiamato male. L'altra parte, che è la più cospicua, è la confusione, la dispersione della memoria. Quando è stato dimenticato ed è scomparso lo spirito di gratitudine, siamo estinti come devoti. Per questo vorrei che oggi non fosse solo una giornata formalmente celebrativa da calendario ritualistico, ma che fosse un tripudio di gratitudine verso chi ci ha immesso nel campo energetico di Shrimati Radharani.

E' dunque un'occasione speciale per meditare sulle glorie del Maestro spirituale, colui che ci ha educato alla Sadhana-Bhakti, che ci ha modellato, che ci ha dato l'esempio, che ci ha ispirato a vedere e a riconoscere le qualità divine di Shrimati Radharani e di Shri Krishna.
La Sadhana Bhakti è la via, è la profilassi, è la cura di cui necessitiamo per entrare in punta di piedi, con umiltà, nel mondo di Shrimati Radharani. Per entrarvi occorre sviluppare l'umiltà di un filo d'erba, la tolleranza di un albero, il desiderio di valorizzare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Solo in questo spirito si può avere la forza per invocare sempre e senza offese i nomi del Signore ed avvicinare la natura e la dimensione di Shrimati Radharani. Una dimensione senza inizio, anadi, e senza fine, ananta. La dimensione dell'eternità, quella a cui apparteniamo da sempre e a cui aspiriamo costantemente, qualche volta a livello cosciente e sempre a livello inconscio. Shrimati Radharani è quella dimensione di eternità. Non è una ragazza ordinaria che passa attraverso le varie fasi del ciclo della vita. Radharani è da sempre e per sempre infinita bellezza, misericordia, compassione, assieme ad innumerevoli altre divine qualità che non subiscono mai nessuna forma di decadimento. Sganciamoci dalla logica spazio-temporale perchè non c'è né un tempo né uno spazio nella dimensione di Shrimati Radharani. Radharani è oltre, ed è questa ulteriorità che oggi celebriamo.

Matsyavatara dasa - Marco Ferrini


Potremmo definire Shrimati Radharani la natura femminile di Dio. Bhagavan Shri Krishna si espande in Shrimati Radharani nel momento in cui manifesta la sua più elevata, raffinata, nobile ed affascinante energia. Il nome di questa energia meravigliosa è Hladhini Shakti, la potenza dell'amore, da cui derivano tutte le altre varietà di rasa. Le differenti forme di affettività sono espansioni più o meno dirette e sfumate di quella potenza d'amore originaria che è Hladhini Shakti, di cui Shrimati Radharani rappresenta l'esperienza personale che ne fa Shri Krishna.
Shrimati Radharani è quel sublime amore sviluppato il quale si entra in uno stato di suprema beatitudine. Qualche volta nel lila quell'amore è velato da sentimenti che potrebbero apparire contrari ad esso, ma in realtà quanto valore hanno e in che modo sublime accescono l'attrazione e la gioia dell'amare! L'apparente irritazione o gelosia di Shrimati Radharani, il suo voler tenere una certa distanza dall'amato, culminano in quel sentimento di amore a distanza che rappresenta il pinnacolo, la vetta più luminosa e incadescente dell'amore per Dio.
Bhagavan Shri Krishna conosce e sa tutto, è colui che conosce i Veda ed è il compilatore stesso dei Veda.
Nella Bhagavad-gita XV.15 Shri Krishna dichiara di essere nel cuore di ogni creatura, addirittura Egli è presente nel cuore già nel momento in cui la creatura viene da Lui generata. Da Krishna proviene tutto: la memoria, la conoscenza, l'oblio. Ma allo stesso tempo Shri Krishna ammette che c'è qualcosa che Egli non sa, che non conosce.
Ma se la conoscenza stessa proviene da Krishna, come può esserci qualcosa che Krishna non conosce?

Matsyavatara dasa - Marco Ferrini

Per descrivere questo fenomeno possiamo scomodare un termine che raramente ed oculatamente dovremmo utilizzare: l'arcano. Colui che sa tutto, cui nulla sfugge, che è l'Anima di tutte le anime che da Lui promanano, Colui che sa anche quello che l'anima non sa, l'Eternità degli eterni, la Coscienza dei coscienti, non sa quanto Shrimati Radharani lo ami. Non riesce a capacitarsi del suo amore. Non lo concepisce, non riesce a vederne il limite.
Shri Krishna è per così dire “spiazzato” dall'intensità, dalla purezza, dall'estensione immensa e inconcepibile dell'amore di Shrimati Radharani. Ed è per riuscire a percepire quell'amore che Shri Krishna – nella figura divina di Shri Caitanya Deva - decide di diventare Shrimati Radharani per gustare l'amore che Radhe prova per Lui. Qui entriamo in un campo che è ben oltre la logica umana e che ci risulterà incomprensibile se non siamo dedicati ad una Sadhana rigorosa, ad esercizi spirituali costanti che ci permettano di vedere oltre l'ordinaria razionalità. Senza la Sadhana-Bhakti non possiamo elaborare e che dire fare nostre queste verità spirituali. Senza Sadhana-Bhakti possiamo avanzare solo sul piano orizzontale della curiositas ma non su quello verticale della realizzazione spirituale. Per questo, oggi e sempre, invochiamo le benedizioni di Shrimati Radharani, di Shri Shri Guru e Krishna, affinché sia per noi possibile diventare seri praticanti spirituali e finalmente alzarci in volo verso le vette più elevate dell'amore divino.

Matsyavatara dasa - Marco Ferrini

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