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Come puoi accrescere il tuo desiderio spirituale?

Con la pratica il canto del Nome divino diventa così dolce e appagante che soddisfa ogni aspirazione dell'anima, poiché nel Nome si realizza la Divinità. Se invece pratichiamo con superficialità, senza seguire le ingiunzioni delle Scritture, non solo non sviluppiamo il gusto spirituale ma alla fine veniamo calamitati da ciò che l'ego desidera.
Dunque dobbiamo essere accurati e attenti nella pratica spirituale, il che è un'altra accezione dell'essere onesti. Il sincero desiderio di purificare il proprio cuore e di dedicarsi al servizio devozionale è reso tangibile dal nostro livello di coerenza. L'incoerenza è la prova della non sincerità o inconsistenza del desiderio. Se avete un desiderio spirituale inconsistente, pregate di accrescere il vostro desiderio e ciò gradualmente avverrà, in proporzione all'impegno con cui praticate.

Una volta alla fine di una lezione un ragazzo fece la seguente domanda a Shrila Prabhupada:
“Tu dici che se una persona non è umile non può comprendere il messaggio spirituale. Ma come si fa se non si è umili?”
Prabhupada rispose: “Si deve diventare umili”.
E ancora il ragazzo: “Ma come si fa a diventare umili?”
Prabhupada rispose: “Per diventare umili bisogna cominciare a comportarsi come se lo si fosse già. In questo modo gradualmente lo si diventa”.
È questo il segreto della vaidhi sadhana bhakti: comportandosi secondo le ingiunzioni di Guru e Shastra, praticando con sincerità, il gusto dell'anima emerge e diventa sempre più spontaneo fino allo sviluppo della raganuga bhakti.
La vaidhi-bhakti, quella supportata dalla sadhana, pian piano si trasforma in bhakti spontanea, perché la natura dell'anima è innamorarsi di Dio e agire in comunione con Lui.
La sadhana non fa altro che liberare l'essere dalle costrizioni mentali. Una volta destrutturate le false identificazioni, la persona diventa libera di ascendere al Cielo anche quando vive in un corpo.
Siate praticanti sinceri. Quando avete un problema, mettetelo sul tavolo parlandone con spiritualisti avanzati. Non sempre per tutti è possibile farlo con il Maestro spirituale, perché magari il proprio Guru si trova a 5000 km di distanza o perché è in uno stato di salute precario o perché ha già lasciato il corpo, allora in questi casi si deve ricorrere a qualcuno che riteniamo veramente capace di poterci ascoltare e guidare. Ma non consigliatevi mai con la vostra mente, perché la mente non è un buon consigliere, anzi è la responsabile dei condizionamenti e della conseguente sofferenza.
Lo scopo è diventare consapevoli della propria essenza spirituale, capaci di ascoltare la voce dell'anima, e ciò è possibile con la preghiera, implorando il santo Nome, con la pratica della sadhana e con il servizio ai vaishnava. Queste pratiche spirituali rendono il progresso rapido, gioioso e la consapevolezza della nostra natura di atman diventa una realtà, quella che Shrila Prabhupada chiama: la coscienza di Krishna.

Matsyavatara das

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