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Tributo a Shrila Prabhupada per il Suo Vyasapuja

Shrila PrabhupadaCaro Shrila Prabhupada, Ti prego di accettare i miei umili omaggi ai Tuoi piedi di loto.
Con immensa gratitudine e riconoscenza Ti offro queste mie riflessioni nella speranza di continuare a ricevere la Tua misericordia, onde progredire sul sentiero della devozione e diventare un degno recipiente della Tua Divina Grazia, nonché docile strumento nelle Tue mani per condividere con quante più persone possibili l'infinita misericordia che da Te ho ricevuto nella forma di puro servizio devozionale a Shri Shri Guru e Krishna.
Nel 1976 mi dicesti: "la forma umana è il più grande dono che abbiamo ricevuto, senza di essa sarebbe impossibile liberarsi...gli animali non possono beneficiare della scienza della realizzazione spirituale". Certamente la forma umana è il dono più grande che si possa ricevere tra tutte le specie in cui la vita incarnata si manifesta ma, come Tu stesso mi hai spiegato e permesso di comprendere, non è in sé sufficiente per liberarsi, né tantomeno per realizzarsi spiritualmente. Ciò diventa possibile allorquando, con discernimento, cerchiamo, troviamo e infine affidiamo la nostra vita ad un autentico Guru innamorato di Dio. Tale sat guru, risvegliando in noi l'ardente Amore della pura bhakti per Shri Krishna, orienta la nostra vita verso la più alta realizzazione spirituale. Diversamente, vivere nella forma umana, a causa degli effetti illusori della maya, può rivelarsi ambivalente e talvolta ambiguo.
La persona umana possiede sì un gran potenziale ma, sotto l'effetto distorsivo dei guna, non è capace di attualizzarlo appieno e fallisce l'alto scopo. Il gran potenziale umano è sprecato quando anziché esser utilizzato per praticare la bhakti e realizzarsi spiritualmente, viene dissipato nella mera gratificazione sensoriale o per il conseguimento di scopi altrettanto effimeri: pseudo successi, fascinosi emblemi dell'impermanenza.

L'esempio della Tua vita - quale insegnamento sublime - mi è stato essenziale. Grazie Shrila Prabhupada!
Era il mio primo darshana della Tua santa Persona, Ti guardavo, Ti ascoltavo parlare e pensavo: ecco chi mi può veramente aiutare per prepararmi ad affrontare il più importante e drammatico esame della vita: l'esperienza consapevole ed evolutiva della morte!
I miei primi trent'anni di questa presente incarnazione erano trascorsi in un lampo, e sentivo che il tempo restante sarebbe stato appena sufficiente per risalire la china della mia smarrita consapevolezza per raggiungere i picchi luminosi dell'autentica coscienza spirituale. In quel momento Tu, spalancando gli occhi e alzando le sopracciglia mi guardasti dritto nei miei e, mentre io sentivo molto forte e penetrante la Tua benevolenza, con voce bassa e profonda, quasi sussurrando, mi dicesti: "Canta i Santi Nomi, diventa devoto, studia la Bhagavad-gita e parlane ai tuoi amici...Krishna ti proteggerà, non temere!"
Poi proseguisti spiegandomi che le nefaste attività della cieca gente della presente era di Kali, causano la degradazione etico-morale, i cui effetti sarebbero stati una sempre più diffusa conflittualità e sofferenza. Sentivo che quella era la mia occasione, la più importante della mia vita.
Sentivo che era giunto il mio punto di svolta. Un'autentica vocazione. Ed è stato in quegli intensi momenti che è sorto in me l'urgente proposito di farmi Tuo discepolo. Per Grazia Divina, ho subito preso a cuore i Tuoi insegnamenti: appena uscito dalla Tua stanza ho acquistato la Bhagavad-gita e ne ho fatto oggetto d'intenso e prolungato studio, ho forgiato la mia vita cercando di praticare tutti gli insegnamenti in essa contenuti. Nei mesi successivi, ho acquistato tutti i Tuoi libri e tutte le Tue lezioni registrate su cassetta e, da allora fino ad oggi, il mio tempo è stato scandito dall'ascolto, dalle letture, dal sat-sanga con i Tuoi meravigliosi devoti discepoli, e dalla pratica di Hari-Nama-japa. Tutti efficaci strumenti di liberazione e, ancor più, d'infinitamente dolce esperienza spirituale della Bhakti.
Per Tua Divina Grazia, la dolcezza e la gioia sono entrate nella mia vita, illuminandola. In varia misura, lo stesso è accaduto alle persone a me più vicine, a coloro che con me hanno condiviso la misericordia che Tu mi avevi tanto generosamente donato.
Da allora i Tuoi insegnamenti e il Tuo stile di vita mi hanno costantemente accompagnato e forgiato. Il tempo, che consuma la durata della vita incarnata, fortunatamente accresce in me la gratitudine nei Tuoi confronti e la dolce certezza della Vita piena e felice oltre la morte. Gratitudine verso di Te che, con il passare del tempo, si configura sempre più come il mio autentico patrimonio. Un patrimonio da condividere con chiunque lo desideri, e che si accresce tramite la pratica della condivisione: Guru-Krishna katha.
Shrila Prabhupada, Ti prego di perdonare i miei errori, fa' di me il Tuo umile e intelligente servitore e concedimi la Tua visione del mondo spirituale e della relazione d'Amore con Shri Krishna, affinché anch'io possa partecipare al gioco della Vita con Voi!
Ti prego con il cuore affinché questo mio ultimo quarto di vita sia il più prolifico di realizzazioni spirituali e che queste siano da me condivise con quante più persone possibili.
Param vijayate, Shri Krishna sankirtanam!
Con il cuore colmo di gratitudine,
Tuo affezionatissimo discepolo,
Matsyavatara dasa

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